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Acireale, nel caos il progetto per la pista ciclabile Acigreenways M5S: “Progetto vecchio di 7 anni, continua ad essere modificato e si aspetta ancora che i lavori vengano aggiudicati”

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Acireale, 22 maggio 2017 – “Leggere l'iter del progetto Acigreenways è disorientante, si sommano, infatti, le mostruose incapacità di due diverse amministrazioni pubbliche, il Comune di Acireale da una parte e la Regione Siciliana dall’altra, leader incontrastate in questa classifica dell’inettitudine. Il progetto, in realtà vecchio di quasi 7 anni (G.M. n. 60 del 14.07.2010), è stato e continua ad essere modificato. Oggi si aspetta ancora che i lavori vengano aggiudicati”. La denuncia parte dal Movimento 5 Stelle di Acireale che non arresta l’accurato lavoro di controllo sui lavori pubblici del Comune, e chiede all’amministrazione Barbagallo di procedere ad una verifica del progetto prima che venga mandato in gara. Questa volta i 5Stelle accendono i riflettori sul progetto che prevede la realizzazione di una pista ciclabile di circa 3 km sul vecchio percorso ferroviario, dalla zona della chiesa di Santa Maria della Neve (dove è presente il presepe settecentesco) a Via Mortara.
Salta subito all’occhio, dalla comparazione dei quadri economici, come si sia proceduto ad un continuo stravolgimento dei progetti. Il progetto definitivo è stato completamente stravolto, è evidente che si sia proceduto ad un scuci e cuci delle quantità per far quadrare i conti 
Il progetto definitivo venne redatto nel 2011 con spirito di grandeur, l'importo previsto era di oltre un milione e 300 mila euro. La Regione, però, nel 2014 raffredda gli animi finanziando il progetto solo per quasi la metà dell'importo originario, circa 700 mila euro. L'amministrazione acese, preso atto dell’ammontare ridotto del finanziamento, incarica il tecnico che aveva originariamente redatto il progetto definitivo di procedere ad uno stralcio per adeguarlo all'importo finanziato, ed i nuovi elaborati progettuali vengono regolarmente approvati nell'ottobre 2014. A sorpresa, nell’aprile 2015 la Regione procede ad una ulteriore riduzione del finanziamento, portandolo a poco più di 500 mila euro, per riportarlo nuovamente a oltre 700 mila euro ad agosto dello stesso anno, dando contestualmente 60 giorni di tempo al Comune di Acireale per trasmetterle il progetto esecutivo dello stralcio. L'amministrazione, dapprima, nel novembre 2015, approva il progetto esecutivo secondo le indicazioni del nuovo finanziamento; poi ne approva uno nuovo, nel dicembre dello stesso anno, per un importo di poco più di 966 mila euro, con l’impegno di finanziare circa 200 mila euro con fondi comunali. Il 13 giugno 2016 la Regione trasmette il decreto di finanziamento, il numero 1337. Da allora l'amministrazione acese ha speso 300 mila euro per l'acquisto del terreno da Ferrovie dello Stato, e ha pagato circa 3 mila euro l'Ing. Greco per il progetto di stralcio funzionale, affidando allo stesso ingegnere la direzione dei lavori, e nulla più. 
“Perché non viene bandita la gara per i lavori? Forse anche all'interno dell'amministrazione si rendono conto delle debolezze palesi del progetto? O forse le risorse non sono sufficienti e stiamo andando incontro ad un'altra opera incompiuta?”, chiedono gli attivisti del Movimento 5 Stelle.
Dallo studio effettuato dai Cinquestelle e dall’ing. Alì, “risultano mancare dal computo metrico estimativo circa 1900 metri di scavi in trincea, i relativi cavidotti e cavi elettrici, manca la tubazione idrica in polietilene lungo il percorso necessaria ad alimentare le fontanelle previste (anch’esse mancanti), spariscono dal computo metrico l’arredo di tutto il percorso ciclabile con relative panchine, la segnaletica verticale ed orizzontale, la realizzazione degli accessi, la sistemazione e il recupero dei manufatti esistenti, lo smaltimento delle traversine in legno e la pulitura dell’area. Sia nel Progetto Definitivo che nello Stralcio Funzionale Esecutivo non è stata prevista nell’ultimo tratto nessuna recinzione della pista ciclabile né alcuna opera d’arte a difesa dello sterrato esistente, creando un serio pericolo per la incolumità dei fruitori della pista ciclabile”. E molte altre le anomalie riscontrate.
“Dobbiamo evitare le solite perizie di variante in corso d’opera, - concludono i 5Stelle - peraltro spesso ai limiti della legalità. Sarebbe l’ennesima pessima figura di questa amministrazione, dopo quelle già fatte con le riqualificazioni del Borgo e del Porto di Santa Maria la scala”. Dal Movimento si dichiarano disponibili ad offrire la collaborazione, ovviamente a titolo gratuito, affinché si possa “redigere un progetto esecutivo e funzionale, realistico e cantierabile”.

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