Il gruppo parlamentare Sicilia Democratica - onorevoli Giambattista Coltraro, Pippo Currenti e Salvo Giuffrida - chiede l’immediata revoca della circolare n. 3/serv. 1 del 15 febbraio 2017, emessa dal Dipartimento regionale delle Autonomie Locali, poichè antitetica ad altra precedentemente emessa dal governo regionale. In particolare, i tre parlamentari sottolineano che: " nella seduta del 30 novembre 2016, l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato la mozione n. 609, relativa all’articolo 5 della legge regionale n. 17 del 2016, recante disposizioni in materia di elezione del Sindaco e del Consiglio comunale e di cessazione degli organi comunali. Con tale legge si disponeva in materia di “decadenza, dimissioni rimozione, morte o impedimento permanente del Sindaco” e “commissariamento”. In pratica, alla decadenza del Consiglio Comunale doveva corrispondere quella del sindaco. Tuttavia con delibera della Giunta regionale del settembre 2016 è stata disposta la trasmissione di una richiesta di parere sulla questione al Consiglio di Giustizia Amministrativa. "Il CGA - proseguono i deputati di SD - lo scorso ottobre ha ritenuto di dovere apprezzare i due commi non disgiuntamente, ma come costituenti un unicum inscindibile. A tale decisione, però, nel novembre scorso, è seguita la mozione anzidetta approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana con il parere favorevole del Governo regionale, con la quale, inoltre, si contesta il ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa e la sospensione della disposizione, operata dalla Giunta regionale attraverso delibera. La contemporanea esistenza di due atti assolutamente antitetici, ma entrambi sostenuti dal Governo regionale (parere del CGA e mozione dell’ARS), ha notevolmente ingarbugliato la situazione, rendendola giuridicamente ambigua e complessa- concludono i parlamentari di Sicilia Democratica- ed esponendo la Regione Siciliana alla ragionevole e concreta possibilità di liti e contenziosi".
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