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La maschera, una fiaba per bambini e ragazzi

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L’opera di Virginio Zoccatelli, con la regia di Silvia Alù e le coreografie di Dominique Cavallaro, ha per protagonista il giovane Vitruvio che accettando la propria bruttezza, cioè la propria diversità, ingaggia una serie di azioni che lo porteranno ad accettare sé stesso. In scena più di duecento giovani artisti, con il coro di voci bianche della Fondazione, l’Orchestra Giovanile Siciliana,
gli allievi del liceo coreutico Regina Margherita e dell’Opera pia istituto Santa Lucia e del Conservatorio di musica Vincenzo Bellini. Il debutto domenica 5 febbraio al Politeama. Le recite per le scuole dal 6 febbraio.
Al debutto domenica 5 febbraio 2017 alle ore 18 al Politeama Garibaldi la fiaba per ragazzi La maschera di Virginio Zoccatelli, regia di Silvia Alù, coreografie di Dominique Cavallaro, direzione artistica danza Simona Filippone, con la partecipazione degli allievi del liceo coreutico Regina Margherita e dell’Opera pia istituto Santa Lucia in collaborazione con asdc Futuro Danza Palermo, con il coro di voci bianche della fondazione orchestra sinfonica siciliana diretto da Riccardo Scilipoti e l’ Orchestra Giovanile Siciliana, integrata da tre allievi del Conservatorio di musica Vincenzo Bellini di Palermo diretta dallo stesso Zoccatelli. In scena saranno circa duecento giovani artisti. “La maschera” è una fiaba originale in cui il protagonista è il diverso. Concepita per un pubblico di bambini e ragazzi, il tema proposto è condotto attraverso situazioni temporali, geografiche e di narrazione drammaturgica assai diverse, per poter scatenare la fantasia e, quindi, la curiosità dei giovani fruitori. Come in uno zapping frenetico, si susseguono diverse vicende attraverso le quali il protagonista, il giovane Vitruvio, non accettando la propria bruttezza, quindi diversità, ingaggia una serie di azioni che lo porteranno ad accettare sé stesso.
“Il pregiudizio – scrive Zoccatelli - è insito nella natura umana. Ce lo portiamo dentro dalla nascita e poi è un sentimento e un atteggiamento che cresce anche alimentato da contesti sociali che vivono la disgrazia delle ingiustizie fisiche e morali. Il protagonista Vitruvio é il primo ad esserne colpito: egli non si accetta! Poi é il turno dei genitori e del popolo che egli percepisce come ostili. Quindi anche la gente che lo circonda ostenta un pregiudizio nei suoi confronti. Poi, segue la ribellione, la fuga dalla società e..... l'assenza.
Inizia così il personale viaggio di Vitruvio, metafora di ognuno di noi, nella coscienza: sono evidenziati a questo punto drammaturgicamente luoghi e spazi nuovi, confronti e similitudini con altri esseri quali ad esempio l'ornitorinco. Queste esperienze “vissute” favoriranno nel cuore e nella mente di Vitruvio il superamento del proprio pregiudizio verso sé stesso. Ecco dunque il simbolo della maschera: quanti giovani, adulti, vecchi vivono indossando una maschera? Quanto una società ingiusta induce a tale operazione? Forse scopriamo che ciascuno di noi, magari in certi momenti della vita, indossa una maschera per insicurezza o per paura del giudizio degli altri. Ecco il forte messaggio morale della storia. Quando calerà la maschera e si potrà dare un volto umano al protagonista, vorrà dire che almeno un pregiudizio è stato abbattuto! Il cast è composto da Nicola Franco (Narratore), Davide Fiorentino/Marco Gambino/Gabriele Minnei (Vitruvio) Luigi Maria Rausa (Saggio), Dario Raimondi (Re), Sara Bommarito/Dafne Cianciolo/Aurora Picone (Regina), M.Vittoria Ciulla/Monica Luca/Noemi Salmeri (Ornitorinco), Monica De Francesco/Claudia Salice/Angela Stropoli (Folletto). 
Biglietti al Botteghino del Politeama e un'ora e mezza prima del concerto: 12 euro (rid. 20% per abbonati alla stagione e del 50% per ragazzi e under 30) 

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