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SALVATORE CICU conferma il voto contrario all’olio tunisino.  L’Europa tuteli i nostri produttori. Servono nuove politiche commerciali per Sardegna, Sicilia e Puglia.  Gravi i danni per i consumatori. 

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“No, in maniera chiara e inequivocabile, all’immissione dell’olio tunisino nel comparto agricolo nazionale. No alla proposta di regolamento con il voto al mio emendamento di rigetto.  ”
Ha rimarcato la sua posizione di netta contrarietà l'eurodeputato del PPE Salvatore Cicu in occasione del voto in Commissione INTA rispetto al sostegno dell’export dell’olio proveniente dalla Tunisia, ​una linea ​che conferma la ​battaglia  la tutela delle eccellenze locali ​prodotte in ambito locale, soprattutto nei territori del sud Italia, ambiti produttivi, ha specificato l’europarlamentare, “già danneggiati da ripercussioni gravi, come la Puglia con la xylella, la Sicilia con una produzione che stenta ad avere una commercializzazione adeguata, e la Sardegna, con i piccoli produttori che vogliono finalmente avere uguali  identiche possibili di mercato".
"Dico no – ha ribadito Cicu – perché voglio che si affermi il principio che l'Europa debba anzitutto occuparsi dei nostri distretti produttivi, sostenere le difficoltà economiche della Tunisia non significa dover compromettere i flussi commerciali dell’olio prodotto in Italia. Ben 56.000 tonnellate sono già state previste in precedenza, altre 70.00 dovrebbero arrivare. Questo comporta che i nostri mercati si trovino invasi da un prodotto che causerebbe per ovvie ragioni il crollo del prezzo, e come conseguenza una pericolosa e ulteriore flessione di un settore già in profonda crisi.
Per queste ragioni mi batterò affinché nel confronto con il Parlamento Europeo e all'interno del nostro Partito Popolare Europeo si cambi destinazione.
Sicuramente – ha dichiarato l’esponente europeo – occorrono finanziamenti, che in parte sono stati già destinati nella misura di 500 milioni. Ma occorre inoltre dedicare una tutela dei marchi più rigida e stringente per tutelare il comparto da frodi, miscele di olio non italiano venduto come italiano in totale pregiudizio oltre che dei produttori anche dei consumatori europei ed italiani”.




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